Arredi italiani di lusso: l’Iran è un nuovo mercato. Trump permettendo

Gli Usa in versione Donald Trump riscoprono l’Iran come paese da tenere isolato ma gli Italiani dovranno farsi due conti questa volta.

Le statistiche, tanto per capirci, ci avvertono che l’Iran può essere considerato il nuovo mercato emergente per gli arredi italiani di lusso.

I produttori italiani lo sanno e iniziano a presidiare il mercato persiano utilizzando lo stesso modello adottato per la Russia: arrivare prima dei competitor internazionali, consapevoli dei propri prodotti di lusso e soprattutto investendo in quest’area del mondo.

I primi dati che emergono (fonte Sole 24 ore) sono fortemente indicativi dell’interesse che Teheran ha verso i mobili e gli arredi italiani.

Gli arredi di lusso italiano si spingono all'Iran

Già, perché i numeri sono fortemente incoraggianti, vedono l’Italia terzo fornitore dell’Iran nel settore con una quota del 3,2%. In soldoni, l’Italia ha esportato mobili e altri prodotti del legno-arredo per un valore di oltre 17 milioni di euro nel 2015, in crescita del 48,5% rispetto al 2014, un anno durante il quale gli acquisti dall’estero dell’Iran hanno rallentato. E il trend positivo è confermato dai dati 2016, che registrano un incremento che ha sfiorato il 70%.

L’Iran è il Paese del Medio Oriente che cresce con maggiore rapidità (+4% l’aumento del Pil previsto fino al 2020) e molti sono i giovani benestanti e istruiti, attenti ai prodotti di gusto occidentale rendendo così il paese uno dei mercati che per il contract degli arredi di lusso italiani può essere considerato come uno tra i principali mercati di sbocco.

I motivi sono semplici.

In particolare bisogno ricordare che in Iran il settore dell’edilizia (sia nel nuovo, sia nelle ristrutturazioni) sta registrando infatti un vero e proprio boom, destinato a proseguire anche nei prossimi anni, soprattutto nel contract alberghiero.

Su questa spinta nei prossimi due anni si prevede di realizzare 400 hotel a 4 e 5 stelle in tutto il Paese, con la conseguenza che arredi e mobili saranno rappresentati da pezzi unici e di lusso.

È dunque fondamentale costruire importanti relazioni con i general contractor, i developer e gli studi di architettura o interior design coinvolti nei grandi progetti di sviluppo immobiliare, facendo leva anche su una lunga tradizione di scambi culturali tra il nostro Paese e l’Iran, da dove – in passato – molti giovani sono venuti in Italia per studiare architettura.